Erba cavallina: proprietà e benefici
L’equiseto dei campi (Equisetum arvense), più comunemente noto come erba cavallina, è una pianta erbacea perenne utilizzata dall’uomo per via delle sue svariate proprietà benefiche. È utile come coadiuvante a diverse problematiche di salute, infatti è possibile preparare anche in casa propria rimedi naturali che la contengono, oltre a quelli ovviamente reperibili in farmacia e in qualsiasi erboristeria.
In questo articolo approfondiremo l’etimologia del termine e scopriremo insieme nel dettaglio quali sono le proprietà e i benefici dati dall’utilizzo di erba cavallina.
L’etimologia
Iniziamo parlando dell’etimologia: come abbiamo appena specificato, quella che tutti conosciamo come erba cavallina è il cosiddetto equiseto dei campi, equisetum arvense; equisetum è un termine latino e significa “crine di cavallo”, mentre arvense si riferisce all’habitat in cui questa pianta è solita crescere, ossia i campi.
La sua comparsa non è affatto recente: l’erba cavallina risale a ben 350 milioni di anni fa ed è possibile trovarla in varie zone del pianeta, esclusa la Nuova Zelanda: qui da noi è particolarmente diffusa nelle montagne e nelle campagne dell’Italia del nord, e viene raccolta all’arrivo della stagione estiva.
Dioscoride Pedanio, antico medico, botanico e farmacista greco operante a Roma all’epoca dell’Impero di Nerone, fu il primo a studiare e a descrivere le proprietà dell’erba cavallina. Proprietà che approfondiamo nel prossimo paragrafo.
Proprietà e benefici dell’erba cavallina
Sebbene in molti conoscano l’erba cavallina anche solo per averla sentita nominare, non tutti sanno quanto possa rivelarsi utile e benefica per la nostra salute, tanto da essere impiegata per la preparazione di diversi rimedi totalmente naturali ma anche in cucina per insaporire minestre e zuppe.
Ma quali proprietà possiede? Innanzitutto, le sue radici, le sue foglie e il suo fusto contengono i seguenti principi attivi:
- Sali di potassio, di manganese e alluminio
- L’acido silicico, fino al 15%
- L’equisetonina
- I flavonoici
- Piccole quantità di alcaloidi
Alcuni studiosi hanno affermato che questa particolare pianta agisce in maniera efficace quando c’è la necessità di arrestare un’emorragia, essendo in grado di frenare la fuoriuscita del sangue: possiede dunque proprietà emostatiche e antiemorragiche. È impiegata anche in presenza di ferite di lieve entità, poiché accelera il processo di cicatrizzazione, avendo appunto anche proprietà cicatrizzanti.
Ma non è finita qui: l’erba cavallina è altresì conosciuta per le sue proprietà diuretiche, astringenti, antiossidanti, antimicrobiche, antibatteriche e antinfiammatorie.
È infatti utilizzata anche sotto forma di impacchi per trattare infiammazioni di varia natura, prevalentemente quelle che interessano la pelle, come l’acne, l’herpes labiale, i geloni, ma anche problemi caratterizzati da gengiviti e mal di gola, per i quali possono essere effettuati sciacqui e gargarismi preparando un infuso. È chiaro, infatti, che oltre agli usi topici può essere assunta per via orale.
In definitiva, possiamo affermare con certezza che l’erba cavallina sia un rimedio naturale davvero ottimo, la cui efficacia non deve affatto essere sottovalutata.
Questi elencati sono solo alcuni degli utilizzi possibili, ma per saperne di più vi invitiamo a consultare il vostro medico curante o l’erborista di fiducia, in base al disturbo che intendete trattare. Se desiderate assumerla oralmente, però, evitate di raccoglierla e acquistatela già pronta all’uso: potreste rischiare di sbagliare e imbattervi in alcune varianti tossiche.