Cera Candelilla: cos’è, a cosa serve e proprietà
Ti sei mai chiesta di cosa sono composti i tuoi cosmetici? Ogni volta che provi a soddisfare la tua curiosità sulle etichette trovi l’elenco di una sfilza di ingredienti non meglio identificati: paroloni in latino che non ti consentono di capire granché circa i componenti di un dato prodotto per la cura del corpo e… ci rinunci.
Uno degli elementi che di sicuro ti sarà capitato di trovare negli INCI (ossia le sostanze che compongono un cosmetico di regola indicate secondo una nomenclatura universale e quindi non necessariamente in lingua italiana) è la cera candelilla, nota anche come candelilla wax o ancora euphorbia cerifera; vediamo di cosa si tratta.
Tutto sulla cera di candelilla
La cera candelilla, come avrai intuito anche da te, è un particolare tipo di cera di origine naturale. In questo caso le api poco e niente hanno a che fare con il suo processo di creazione: questo utilissimo ingrediente cosmetico deriva infatti da una pianta, l’euphorbia cerifera (ebbene sì, anche queste sono in grado di produrre cera).
In alcune etichette questo particolare viene bypassato ed il nome del vegetale è indicato quasi come sinonimo del prodotto finito. Ciò deriva dal fatto che in realtà la candelilla wax è presente proprio all’interno della pianta (foglie e stelo su tutte le altre parti che la compongono).
Il processo estrattivo non è tra i più semplici (anzi, è proprio complesso!), ma dato l’alto valore cosmetico di questo prezioso ricavato naturale, i principali produttori di creme corpo et similia decidono spesso di utilizzarla nella preparazione dei loro prodotti.
L’euphorbia cerifera viene così raccolta dalle zone in cui cresce spontaneamente (Messico e parte degli USA) e trattata con acido solforico allungato nell’acqua. Ne viene fuori un prodotto dall’odore caratteristico e dal colore non proprio definito che riprende molti toni del giallo e del marrone.
La candelilla wax: a che serve?
Terminato finalmente l’iter di estrazione dall’euphorbia cerifera, oltre che tirare un sospiro di sollievo data la difficoltà del procedimento, i tecnici possono quindi dare vita ad alcuni dei prodotti cosmetici più diffusi sul mercato.
Lavorare la cera candelilla così ottenuta, almeno in questa fase, diventa tutto sommato abbastanza semplice: non soltanto essa è particolarmente friabile, ma ha anche la proprietà di disciogliersi senza troppe difficoltà in alcuni solventi di origine organica. In genere lavorata con la cera d’api, si trasforma così soprattutto in burrocacao ed in altre tipologie di stick cosmetici. L’impiego in questo genere di prodotti rende il rossetto o il balsamo per labbra rigido al punto giusto, lucente e soprattutto waterproof; capisci adesso perché la candelilla è tanto preziosa in cosmesi?
Ma non finisce qui. La candelilla wax infatti viene utilizzata anche in altri ambiti della produzione industriale. Questo estratto naturale ad esempio serve spesso per realizzare delle vernici.
Molto apprezzata è poi anche nel settore alimentare dove molte volte diventa uno degli ingredienti irrinunciabili per la preparazione di gomme da masticare e caramelle. Come? Non hai mai letto sulla lista degli ingredienti la voce “candelilla wax” né tanto meno nessuno degli altri nomi con cui ci si riferisce al composto? Ovvio! Le industrie alimentari infatti sono solite indicarla con il sibillino appellativo di E 902. Stai tranquilla: questo particolare prodotto naturale non costituisce una minaccia per la salute umana ed è totalmente atossico.