Caduta capelli donna: cause, prevenzione e cura
La caduta dei capelli è un problema che interessa anche le donne. Se è vero infatti che statisticamente sono più i maschietti calvi che le donne stempiate, è anche vero che per quanto riguarda il gentil sesso, il fenomeno sta subendo negli ultimi anni una vera e propria impennata. Del resto anche il genere femminile è sottoposto a stress, subisce gli effetti nefasti dell’inquinamento atmosferico o cura il proprio corpo utilizzando prodotti forse un po’ troppo aggressivi.
E’ ovvio che il problema, già causa di disagio tra gli uomini, genera non poco imbarazzo nelle donne. La calvizie femminile viene percepita infatti come una eventualità che mina la propria sicurezza anche e soprattutto nel rapporto con l’altro sesso.
Calvizie femminile: le cause
Sono davvero molte le cause che possono generare nelle donne fenomeni di calvizie. A quelle note un po’ a tutti e riguardanti entrambi i sessi, se ne aggiungono infatti altre dettate proprio dalla presenza di un doppio cromosoma X.
Attenzione però: si tenga presente che le donne, al pari degli uomini e di tutti gli altri mammiferi presenti sulla Terra, perdono di continuo i capelli. Come gli animali infatti anche noi, specialmente in determinati periodi dell’anno, facciamo la muta. In quel caso non c’è da intervenire né da preoccuparsi: stiamo semplicemente affrontando un ciclo di ricrescita stagionale. Questo processo è chiamato in termini scientifici Telogen Effluvio (o effluvium) e colpisce particolare le donne. E’ dettagliamente spiegato in questa pagina https://www.revalhair.com/caduta-dei-capelli/caduta-capelli-donne che vi invito a leggere per approfondire l’argomento.
Attenzione quindi soprattutto alla quantità di vittime (mai più di 100 al giorno) ed alle “apparenze”. Se nonostante tutto la chioma sembra ricca come al solito non c’è motivo di temere.
Ma procediamo con ordine ed iniziamo a delineare tutte le cause scatenanti di alopecia femminile in qualche modo connesse a problemi organici o a particolari condizioni fisiologiche.
In questo gruppo collochiamo innanzitutto la perdita di capelli dovuta al manifestarsi di una febbre particolarmente alta. Sembra strano, ma superato il periodo critico, per circa una decina di settimane l’organismo è in tal senso indebolito. Ciò si deve all’aumento di attività metabolica che in qualche modo inibisce le cellule follicolari. Si tratta per fortuna di un problema passeggero che si risolve da sé in breve tempo.
Anche i malanni alla tiroide possono portare ad una progressiva caduta dei capelli. Il fenomeno verrà ovviamente arginato e del tutto debellato curando immediatamente la suddetta ghiandola. Sottovalutando una patologia tiroidea si rischierebbe infatti, tra le altre cose, di atrofizzare i bulbi piliferi.
Da inserire in questo gruppo è anche l’alopecia androgenetica femminile, vale a dire un progressivo diradamento dei capelli la cui origine è da ricercarsi in cause genetiche. La caduta interessa in questo caso soprattutto la corona e la parte alta della fronte e viene probabilmente innescata dalla produzione di ormoni maschili derivante a sua volta dall’arrivo della menopausa.
Le cattive abitudini
Adesso occupiamoci delle cause scatenanti inquadrabili nella categoria delle cattive abitudini. Tra esse inseriamo senza dubbio il ricorso a cosmetici e trattamenti di bellezza particolarmente stressanti. Le permanenti, le tinture e quant’altro incidono negativamente sulla salute del capello. Quando il cuoio capelluto inizia a far male, a prudere o a dare segni di sofferenza, è sempre meglio cambiare le proprie abitudini.
Anche le diete drastiche e l’alimentazione carente possono influire sulla salute della chioma. Le donne che perdono i loro capelli già prima di varcare la soglia della cinquantina, e stiamo parlando del 30% della popolazione femminile, non ingeriscono un quantitativo adeguato di vitamine e proteine.
Cause esclusivamente femminili
Ci sono poi cause scatenanti squisitamente derivanti dall’appartenenza al proprio sesso, ad esempio è molto noto il fenomeno della caduta di capelli post-parto. Si tratta di un problema spesso illusorio in quanto i capelli cadono in misura maggiore perché durante la gravidanza i follicoli ne hanno prodotti di più. Il problema potrebbe non manifestarsi o essere molto meno pronunciato dopo la prima gravidanza.
Infine diciamo anche che la caduta dei capelli nella donna può dipendere dalle anestesie, dagli interventi subiti, dallo stress, da anoressia o bulimia, infezioni, trattamenti farmacologici e dall’uso di pillole anticoncezionali.
La prevenzione
E’ importante, alla luce di queste informazioni, capire come prevenire e curare la calvizie femminile. I rimedi alla caduta dei capelli nel caso delle donne possono essere molteplici e variare in relazione alla causa scatenante del problema. Possiamo usare quindi delle fiale ricche di vitamina B6, estratto di tussilago farfare ed iricalmina, degli shampoo anticaduta oppure ancora ricorrere a vari rimedi naturali indicati, caso per caso, dagli specialisti consultati.